Le accordature preparate nella chitarra classica

Le accordature preparate nella chitarra classica

Le accordature aperte possono fare davvero la differenza nell’esecuzione di un brano. Mi destreggio ormai da anni tra musica antica, moderna, dall’esecuzione alla composizione con vari strumenti a corda:

  • Liuto
  • Tiorba
  • Arciliuto

Le loro accordatore particolari e la mia curiosità mi hanno spinto a sperimentare; la domanda che mi ponevo era quindi:

Come posso far suonare meglio un pezzo sulla chitarra?

La differenza tra chitarra e altri strumenti: agire sull’accordatura

Il presupposto principale sul quale si basa tale pratica è che nella chitarra, a differenza di molti altri strumenti, abbiamo la possibilità di intervenire in materia pratica e molto veloce sull’accordatura dello strumento.
La chitarra “classica” a differenza di quella acustica con corde di metallo non ha una grande storia e letteratura in merito ale accordature aperte, in quanto spesso snobbata e considerata dai grandi compositori strumento di serie B.
La mia esperienza sulla chitarra acustica maturata in almeno quattro anni mi ha permesso di conoscere questo repertorio, studiare le possibilità offerte dall’impiego delle accordature aperte e di praticarlo sia nello studio, nei concerti ed infine applicarle alla composizione.
Con questa sperimentazione si sono aperti nuovi scenari musicali, nuovi orizzonti  fatti di nuove sonorità e colori.

Vantaggi e svantaggi delle accordature aperte

Ogni medaglia ha, purtroppo il suo rovescio. Gli inconvenienti che ho potuto riscontrare è di carattere pratico:

  • Spazi vuoti nelle esecuzioni dal vivo:  quando si usano tali accordature si creano degli spazi vuoti dovuti al cambio e la preparazione della nuova accordatura.  Ciò spesso crea disagio negli ascoltatori magari già entrati nel clima e nella tensione creata dalla musica che ha necessità di scorrere possibilmente senza lunghe interruzioni.
  • Cedimenti dell’intonazione dovuti all’assestamento della nuova accordatura.
    Tale problema si può superare con l’impiego di più strumenti preventivamente preparati nell’accordatura. Infatti nel mio caso in concerto suono con due o tre strumenti usando tre tipi di accordatura: la standard, quella del liuto con il sol della terza corda abbassato di un semitono a fa#  e spesso la sesta abbassata di un tono a re ed infine l’accordatura aperta di sol minore.

La mia prima composizione con le accordature aperte ” on the road”

La mia prima composizione è “On the Road” un brano al limite tra il rag-time e il fingerpicking. Scritto ,ovviamente, subito dopo e sotto l’influenza della chitarra acustica. Ho scoperto questa accordatura grazie ad un  mito di gioventù, John Renbourn, molto affine alla mia indole musicale avendo egli coltivato la musica antica ed il mio stile risente molto di questa influenza.
Il brano che ha scatenato la mia curiosità è “The Moon shines bright” tratto dal bellissimo album “The Black Balloon” a tal proposito è possibile ascoltare una mia versione su chitarra classica  https://youtu.be/1zYQxL0VXUs. di seguito una registrazione video del brano On the Road effettuata ad un incontro al “Circolo Chitarristico Romano” nel 2009.
Ho elaborato la partitura di questo brano usando il doppio pentagramma, notazione ed intavolatura.
Puoi scaricare di seguito la prima pagina di on the road  per un esempio pratico su  come funzionano le accordature aperte  come  esempio cliccando su questo link : on the road b1 clicca qui per scaricarla

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